Riverside Luxury Cruises: intervista a Jennifer Halboth


La compagnia di crociere fluviali conta oggi due navi in attività e una prospettiva di crescita molto rapida. Abbiamo chiesto a Jennifer Halboth di spiegarci cosa contraddistingue questa compagnia e alcune anticipazioni per le sue prospettive di espansione.

Il settore delle crociere fluviali in Europa conta molte compagnie impegnate su numerosi fiumi ed itinerari, coprendo gran parte delle regioni attraversate da magnifici corsi d’acqua e meravigliosi paesaggi. Gli ospiti di navi fluviali possono godere di una navigazione che non stanca mai, percorrendo campagne e città, imbattendosi in castelli e paesi, vigneti e vallate. Lo scenario che offrono fiumi come la Loira, il Danubio, il Reno, il Douro sono tutti diversi ma accomunati da grande fascino e ricchezza culturale.

Un ambito nel quale sembrerebbe difficile intraprendere una nuova attività di crociere, sebbene il continente europeo abbia ancora molto da offrire in termini di itinerari e di regioni da scoprire. Invece abbiamo recentemente assistito alla scesa in campo di Riverside Luxury Cruises, un nuovo brand che conta oggi due navi ma che ha prospettive di espansione ed un target ben preciso di clientela e di servizi.

Abbiamo chiesto di parlarcene a Jennifer Halboth, CEO di Riverside Americas, recentemente alla guida del nuovo brand e del lancio della filosofia che anima la volontà di una flotta in progressiva crescita.

Jennifer, come sai Cruising Journal segue da vicino il settore delle crociere fluviali, in parte perché è un segmento meno noto al grande pubblico, in parte perché rappresenta al contrario un tipo di vacanza che coinvolge un grandissimo numero di crocieristi. Parlando dell’Europa, in particolare, abbiamo sia un’alta percentuale di nazionalità europee, ma anche molti viaggiatori dagli Stati Uniti e dal Canada. Cosa ti ha spinto ad intraprendere una sfida così ardua? Sfidare il mercato europeo con un nuovo brand e ritagliarsi una fetta di mercato nel settore luxury non sembra un’operazione particolarmente semplice.

Senza dubbio non lo è, ma ho creduto subito nell’opportunità che mi si è offerta di intraprendere una nuova avventura lavorativa in un settore nel quale ho avuto un’esperienza che iniziata già negli anni Novanta. In particolare, ho lavorato anche per flotte fluviali e quindi conosco molto da vicino questa realtà. La motivazione per cui mi sono avvicinata a Riverside Luxury Cruises è la possibilità di lanciare un prodotto nuovo, in cui credo molto, con una identità ben delineata e precisa. Non si tratta di andare a catturare l’attenzione del pubblico che fa crociere fluviali o invitarlo a cambiare operatore. La sfida è quella di avvicinare un pubblico nuovo ad un prodotto che crediamo sia profondamente nuovo. A questo si affianca la missione di costruire un brand e di creare un team, altri aspetti che mi piacciono molto.

Grazie Jennifer, certamente una missione molto eccitante che rende necessaria una personalità intraprendente e determinata come la tua. Un concetto che salta subito agli occhi è quello del “lusso”, una parola che avete deciso di integrare anche nel nome stesso della compagnia. Un segno distintivo dunque, ma anche una responsabilità da parte vostra, che dovete mantenere le aspettative dei vostri ospiti.

È vero, ma del resto è proprio questo il nostro profilo ed il nostro obiettivo di pubblico. Il lusso si articola su più livelli, a partire dall’hardware. Lo nostre navi sono nate come delle vere e proprie opere d’arte, che si distinguono per il loro design, per l’ampiezza delle suite, per gli arredi. A bordo si respira già un’atmosfera lussuosa grazie alla splendida realizzazione iniziale e al passaggio al nuovo brand. Un altro elemento in grado di rappresentare il lusso è dato dal servizio. Il livello che offriamo non ha paragoni nell’ambito delle crociere fluviali, con un butler dedicato a tutte le suite e la presenza sempre costante e mai invasiva dell’intero equipaggio. Infine, la gastronomia vuole essere semplicemente eccezionale. A partire dalla scelta degli ingredienti, fino alla presentazione dei piatti. Gli agenti di viaggio ed i giornalisti invitati alle nostre prime crociere ci hanno dato segnali assolutamente positivi in questo senso, sottolineando l’eccezionalità dei nostri piatti.

Un servizio di lusso su una nave lussuosa quindi, rende l’esperienza di crociera qualcosa di molto più elevato rispetto ad un tradizionale viaggio o al soggiorno in un resort. Nel mondo del cruising si parla sempre più spesso dell’importanza delle “esperienze”. Offre anche Riverside qualcosa del genere? Che cos’è che, a bordo o anche a terra, lascia qualcosa di indelebile nelle menti dei vostri ospiti?

Certamente. Vogliamo che ogni singola escursione dei nostri ospiti sia per loro sorprendente ed impeccabile, coinvolgendoli in esperienze particolari. Durante i nostri itinerari offriamo la possibilità di assistere a concerti, visitare aziende vinicole, perfino avventurarsi in percorsi con il kayak. Sarà sempre possibile visitare i monumenti e le attrazioni più famose delle città in cui attracchiamo, ma cerchiamo sempre di aggiungere qualcosa di esclusivo e di unico.

A proposito di itinerari e città visitate, quale è la prospettiva di cambiamento e di ampliamento della vostra offerta? Fra l’altro ho visto una lunghezza di itinerari molto variegata, intendete offrire crociere anche brevi a scopo di far conoscere il brand?

Per un brand nuovo è importante anzitutto consolidare la propria identità e costruire il proprio “core”. Per questo adesso puntiamo a realizzare quello che abbiamo avuto in mente sin dall’inizio: una compagnia fluviale per viaggiatori di lusso, con un servizio e delle navi di alto livello che possano veramente stupire gli ospiti. L’ampliamento della flotta naturalmente darà la possibilità di coprire nuove regioni e di rinnovare gli itinerari, ma questa non è la nostra priorità in questo momento. L’offerta di crociere brevi permette al pubblico di avvicinarsi a noi anche per una breve esperienza. Gli itinerari di 7 giorni saranno l’offerta più classica, soprattutto per i clienti nordamericani. Ma le crociere breve sono ottime opportunità per farci conoscere da un grande pubblico.

Capisco bene, ed è molto sensato. Le destinazioni sulle quali le prime due navi stanno operando sono già meravigliose, e sicuramente rappresentano lo sfondo ideale per provare un prodotto molto innovativo ed interessante anche a prescindere da quale delle bellissime città si stia visitando. Jennifer, qualche parola sul vostro target di clientela invece? Su chi state puntando e chi sono stati i vostri primi clienti?

La nostra volontà è quella di coinvolgere una clientela più giovane di quella che mediamente frequenta le crociere fluviali in Europa. Viaggiatori che amano contesti di lusso, e che possano approcciarsi magari per la prima volta al concetto di crociera fluviale per alternare le loro consuete esperienze in resort o hotel di lusso. Far capire loro come noi siamo in grado di offrire un servizio altrettanto lussuoso e attento mentre li facciamo visitare luoghi ogni giorno diversi permetterebbe senz’altro di acquisire nuova clientela. Per quanto riguarda la nazionalità, stiamo inizialmente puntando sugli Stati Uniti, il Canada, la Gran Bretagna e l’Europa. Finora abbiamo avuto per la maggior parte ospiti nordamericani ed europei.

Grazie Jennifer, un quadro molto preciso e coerente con la crescita progressiva della flotta. Puoi aggiungere qualche indiscrezione o qualche novità sul futuro prossimo? Cosa dobbiamo aspettarci da Riverside Luxury Cruises nei prossimi mesi?

Senz’altro molta emozione è rivolta all’ampliamento della flotta. Già nel 2024 avremo 4 navi in attività e questo ci permetterà di mettere sempre più a frutto il nostro lavoro di marketing. Ma la mia volontà è soprattutto quella di seguire passo passo l’evoluzione del brand, raccogliendo consigli e feedback sia dagli agenti di viaggio che dai crocieristi. Vogliamo consolidare la nostra identità e collocarci nel mercato con uno stile ed una filosofia che sia una vera interpretazione del luxury, offrendo un contesto unico sia come ambiente che come servizio ed esperienza complessiva.

Una prospettiva intrigante ed impegnativa, ma che certo sta mostrando tutti i presupposti per un consolidamento ed un successo molto rapidi. Ho osservato alcune immagini delle navi e devo riconoscere che tanti ambienti lasciano veramente stupiti per la finezza e l’eleganza degli arredi. Ma sono certo che la differenza sarà fatta proprio dal servizio, dalla gastronomia e da quanto gli ospiti potranno vivere anche mentre impegnati nel visitare le meraviglie offerte dagli itinerari proposti. Grazie Jennifer per averci illustrato con il tuo entusiasmo i punti chiave della nuova compagnia fluviale e quella che è e che sarà la filosofia di Riverside Luxury Cruises.

In un contesto molto ampio come quello delle crociere, e nello specifico delle crociere fluviali, può sembrare molto difficile individuare il brand che più si confà alle proprie esigenze e ai propri gusti. Personalmente, quello che più apprezzo, è la presenza di una identità ben definita nell’offerta di una compagnia di crociera, a prescindere che possa o meno incontrare il gusto di tutti o che sia accessibile a tutti. In questo Riverside, che ha incluso il concetto di luxury anche nel proprio nome, mi sembra ben determinata a portare avanti il proprio concetto di crociera fluviale e ritengo che, da quanto appreso anche grazie a Jennifer Halboth, che ringrazio molto, la potenzialità per mettersi in evidenza ed avere successo sia veramente molto concreta.

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Gabriele Bassi

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