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23 agosto 2021

“Le Petit Chef and Family” su Celebrity Cruises rappresenta un’esperienza totalmente innovativa nel settore dei ristoranti di specialità a bordo di navi da crociera. Il format è prodotto da TableMation ed esiste già da alcuni anni fa in diversi ristoranti a giro per il mondo.

È stato introdotto per la prima volta a bordo di Celebrity Edge, e riproposto su Celebrity Apex nella stessa sostanza, ma con una veste nuova.

Il ristorante occupa fisicamente lo stesso spazio di “Le Grand Bistro”, ristorante di specialità aperto a colazione e a pranzo. Alla sera il locale cambia aspetto: le luci sono spente, le tende alle finestre sono chiuse e i tavoli vengono coperti da un pannello bianco diventando a tutti gli effetti degli schermi per proiettori. Il ristorante diventa un cinema.

La prenotazione è assolutamente consigliata, anche perché, come al cinema, si arriva a cena tutti allo stesso orario. Il costo della cena di 55 dollari, come praticamente tutti gli altri ristoranti di specialità della nave. Il menù è fisso, ed è composto da 4 portate. A un costo aggiuntivo (20 dollari, non incluso con alcun pacchetto di bevande), viene proposto un abbinamento di ciascun piatto con un bicchiere di vino: assolutamente consigliato.

L’idea portata a bordo di Celebrity Cruises è assolutamente geniale: prima di ciascuna portata, su tutti i tavoli del ristorante tavolo viene proiettata contemporaneamente una storia che ha come protagonista un omino piccolo, che vuole diventare uno chef. L’omino, con l’aiuto della sua famiglia, si cimenta a cucinare proprio i piatti del menù, andandoli a comporre nel piatto che sta sul tavolo, interagendo un modo simpaticissimo con lo stesso piatto (per esempio tirando fuori utensili da sotto).

Finita la preparazione, i camerieri (quelli veri!) a quel punto servono ai commensali un piatto praticamente identico a quello che ha preparato il piccolo chef. Passato qualche minuto, un secondo video fa proseguire la storia, prima che i camerieri sparecchino. Così, a ciascuna portata è associata una storia, e attraverso le quattro portate si percorre la vita del piccolo cuoco.

L’effetto è spettacolare, e il divertimento è assicurato, soprattutto per i ragazzi. È importante segnalare che seppur nel menù sia prevista un’alternativa per ciascuna portata, per godere a pieno dell’esperienza è consigliato attenersi al menù principale, perché indipendentemente dal piatto che si ordina le petit chef preparerà il piatto del menù principale.

Il cibo è eccellente, e ottimo l’abbinamento coi vini. Segnaliamo ottimo il dolce: un delizioso brownie al cioccolato sormontato da una palla di gelato alla vaniglia, accompagnato da un bicchiere di tokaji. Tuttavia non ha senso cenare due volte in questo ristorante; il pezzo forte qui non è il cibo e il principio è lo stesso del cinema: di solito non si va due volte a vedere lo stesso film.

Tra le note stonate, abbiamo trovato fastidioso che tra una portata e l’altra il video fosse in pausa: mentre infatti durante il tempo tra la prima e la seconda scena di ciascuna portata, seppur non succeda nulla almeno l’ambiente sembra vivo (per esempio il vento muove le foglie e qualche farfalla svolazza), nel tempo ben più lungo tra una portata e l’altra l’immagine è completamente ferma: immaginiamo sarebbe facile continuare a far vivere l’ambiente anche in quel tempo lì.

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Giovanni Cerretani

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