Adriatic Sea Forum: il turismo marittimo nell’Adriatico
Si è svolta lo scorso 24 e 25 Ottobre 2024 la settima edizione dell’Adriatic Sea Forum, l’appuntamento internazionale dedicato al turismo via mare in Adriatico ideato e organizzato da Risposte Turismo quest’anno in partnership con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro Settentrionale a Ravenna, capitale del turismo via mare dell’Adriatico.
L’evento che si è svolto nella suggestiva cornice del Teatro Dante Alighieri nella giornata di apertura, e presso il Palazzo Rasponi dalle Teste il giorno seguente, ha visto la presenza di oltre 200 partecipanti e circa 40 relatori, che sono stati protagonisti di numerosi momenti di confronto, in rappresentanza sia dei sette Paesi che si affacciano sulle due sponde dell’Adriatico che di altre nazioni quali Francia e Germania interessate a conoscere andamento e tendenze del turismo via mare in un’area che conta oltre 150 destinazioni turistiche in 25 regioni.
Dopo la presentazione della nuova edizione dell’Adriatic Sea Tourism Report, il report di ricerca a cura di Risposte Turismo che da oltre dieci anni analizza i flussi, le dimensioni, la natura e le direzioni dei movimenti turistici via mare in Adriatico, il forum ha visto numerosi momenti di confronto e discussione dedicati a temi centrali per il presente e il futuro del turismo via mare nell’area: dall’utilizzo dei di carburanti alternativi per una maggiore sostenibilità dei traffici via mare, all’evoluzione del turismo crocieristico nell’area, dall’impatto delle politiche e delle iniziative pubbliche sul turismo marittimo nell’Adriatico, alla possibilità di estendere la stagione turistica oltre l’estate, fino ai nuovi itinerari e le destinazioni per la nautica.
Durante questi momenti di confronto sono state quindi esaminate le sfide di sostenibilità per lo sviluppo del traffico marittimo, analizzando le misure introdotte finora e i nuovi sviluppi per il futuro; le azioni da intraprendere per aumentarne la competitività dell’Adriatico analizzando quali risultati, quantitativi e qualitativi, ci si può aspettare nei prossimi anni; il ruolo delle pubbliche amministrazioni nel turismo marittimo; le sfide che le destinazioni devono affrontare per prolungare la stagione turistica analizzando gli elementi che possono influenzare questo tema e nuovi itinerari e destinazioni per la nautica analizzando elementi chiave che possono portare a uno sviluppo sotto questo punto di vista evidenziando la potenzialità di crescita dei territori in grado di offrire numerose alternative, nuove idee e soluzioni per una vacanza al mare.
Tra i temi affrontati all’Adriatic Sea Forum 2024 vi sono anche il valore delle crociere a bordo di navi di piccole medie dimensioni, la possibile competizione tra traghetti e aereo, le nuove opportunità di collaborazione tra stati dall’Interreg Italia-Croatia 2021-2027 Programme, l’economia marittima in Emilia-Romagna e per la costa adriatica e l’attrattività del comparto maritime tourism per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro.
Ciò che si evince da un’analisi fornita da Risposte Turismo durante il forum è una moderata crescita del numero di crocieristi e dei turisti movimentati via traghetto e di nuovi investimenti propedeutici a una successiva fase di forte sviluppo per tutte le componenti del maritime tourism nell’Adriatico.
Nel dettaglio, per il segmento crocieristico secondo le prime stime della società di ricerca guidata da Francesco di Cesare, nel 2025 saranno oltre 5,1 milioni i passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti) nei porti dell’Adriatico, in crescita del +3,9% rispetto al 2024. Le previsioni di Risposte Turismo indicano anche una crescita nel numero delle toccate nave (+5,8%) per un totale di oltre 3.400. Italia e Croazia si confermeranno ai primi posti rispettivamente per numero di passeggeri movimentati, 2 milioni, e 1390 toccate nave. Da segnalare come in dieci anni, pur con un numero di crocieristi simile, 4,8 milioni nel 2015 vs 4,9 milioni nel 2024, la concentrazione del traffico sia molto cambiata: nel 2015 i porti di Venezia, Dubrovnik e Corfù movimentavano il 64% del traffico, dato oggi dimezzato a dimostrazione di un miglioramento nella distribuzione di flussi tra i porti adriatici e di nuovi equilibri dopo le regolamentazioni che hanno interessato Venezia.
La classifica dei porti adriatici vedrà, al primo posto, Corfù con oltre 700 mila passeggeri movimentati e oltre 380 toccate navi, seguita da Kotor con oltre 600mila passeggeri movimentati e 485 toccate nave, record nell’area adriatica e Dubrovnik con 560 mila passeggeri movimentati. Tra i porti crocieristici dell’Adriatico che si sono contraddistinti per crescita dei passeggeri movimentati si segnalano quelli di Pula con un +155% sul 2023 che porta a 3 mila passeggeri movimentati, Igoumenitsa con un +67% con 7 mila passeggeri movimentati e Brindisi con +42% con 104 mila passeggeri movimentati. Inoltre all’interno della top 20 dei porti dell’Adriatico, si segnala, in particolare, la crescita attesa del porto albanese di Sarandë che nel 2025 dovrebbe movimentare circa 70mila passeggeri (+260% sul 2024) e del porto montenegrino di Bar che supererà i 145mila passeggeri movimentati (+203% sul 2024).
Per quanto riguarda il segmento dei traghetti e degli aliscafi, la classifica per nazione vedrà a fine anno la Croazia al primo posto con circa il 69% dei passeggeri movimentati nell’area, grazie soprattutto al risultato di Split e Zadar. A seguire la Grecia con i porti di Igoumenitsa, Corfù e Patras, per un totale di oltre 5 milioni di passeggeri movimentati nelle rotte internazionali interne all’Adriatico, +2.5% sul 2023. L’Italia confermerà il terzo posto raggiunto nel 2023, con oltre 3 milioni di passeggeri. Il porto italiano a registrare la miglior variazione positiva in passeggeri trasportati sarà Brindisi, che supererà per la prima volta i 660 mila passeggeri.
Passando infine alla nautica, la mappatura delle marine effettuata da Risposte Turismo ha portato all’individuazione di 344 strutture, tre in più rispetto alla precedente edizione di Adriatic Sea Tourism Report e che comprendono il nuovo Airport Marina Tivat nella costa montenegrina nella seconda parte del 2023; e i nuovi Marina Drage e Marina Resort Cavtat nella costa croata quest’anno. L’Italia conferma la sua leadership sia per numero di strutture (192) che per numero di posti barca (oltre 49.200 posti barca), davanti alla Croazia con 126 marine e quasi 21.300 posti barca e al Montenegro con 9 porti turistici e 3.750 posti barca. Complessivamente, Italia e Croazia ospitano il 93% delle strutture individuate da Risposte Turismo e l’87,5% dell’offerta totale di posti barca in Adriatico, che quest’anno per la prima volta ha superato gli 80.000 ormeggi.
Considerando, infine, il charter nautico, secondo gli operatori ascoltati da Risposte Turismo dopo una ripresa importante post pandemia il mercato sembra aver subìto una frenata. L’andamento della stagione 2024 è stato descritto in calo rispetto al 2023 da circa il 78% dei rispondenti al l’indagine di Risposte Turismo per numero di clienti, e dal 72% dei rispondenti considerando il valore economico generato.
La settima edizione dell’Adriatic Sea Forum è stata senza alcun dubbio, un’importante occasione di apprendimento e di confronto tra tutti gli operatori dei settori crociere, traghetti e nautica interessati a conoscere la situazione attuale, le tendenze e le prospettive del turismo marittimo nell’area. La scelta della location, ovvero la città di Ravenna, è stata dettata dall’impegno mostrato negli ultimi anni dalla città nel voler puntare anche sul turismo via mare, come leva di crescita, con importanti investimenti. In effetti le parti interessate stanno lavorando da tempo per un rilancio del settore delle crociere e di un comparto della nautica che rappresenta una eccellenza di questo territorio, con una costante attenzione all’ambiente ed alla sostenibilità, che ormai è elemento imprescindibile di qualsiasi disegno di crescita delle attività portuali. In questa ottica si collocano il progetto per il sistema di cold ironing al terminal passeggeri, che consente alle navi di spegnere i motori a gasolio durante la sosta nel porto, con evidenti benefici ambientali, per la realizzazione del parco delle Dune a Porto Corsini e per la costruzione della nuova stazione marittima, una tra le più ecosostenibili del settore.
Tra le nuove infrastrutture che verranno realizzate nell’area adriatica si segnalano, oltre la sopra citata, l’inaugurazione della seconda stazione marittima di Bari e la costruzione del cruise terminal a Marghera, in programma entro il 2028. Nella costa adriatica orientale si stanno per avviare i lavori in Slovenia, per la costruzione del nuovo cruise terminal al porto di Koper, atteso per la primavera 2025.
Per quanto riguarda la nautica, nel solo triennio 2024-2026, sono stati conteggiati oltre 190 milioni di euro complessivi di investimenti tra inaugurazione di nuove marine e ampliamento di strutture preesistenti. Tra le strutture che verranno inaugurate nel corso dei prossimi due anni si segnalano, in particolare, Vlora Marina a Valona in Albania, con 438 ormeggi, nel 2025 e Porto Baroš Marina a Rijeka in Croazia, con circa 230 posti barca, nel 2026. In relazione ai progetti di ampliamento si prevede che le marine di Skrivena Luka nell’isola croata di Lastovo e Marina Korkyra nell’isola croata di Korčula acquisiranno rispettivamente 10 nuovi ormeggi e 45 nuovi ormeggi nel 2025. Sul versante italiano, entro i prossimi due anni sono attesi gli incrementi dei posti barca di Marina Fiorita a Venezia con 50 ormeggi, Darsena Le Saline a Chioggia con 20 ormeggi, Marco Carani Nautica a Brindisi con 100 ormeggi e del Porto Turistico di Rodi Garganico a Foggia con 40 posti barca.
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