Turismo: Il futuro dell’ospitalità Caraibica
Durante la conferenza sullo Stato dell’Industria del Turismo (SOTIC) della CTO, svoltasi dal 2 al 6 settembre presso il Westin Grand Cayman Seven Mile Beach nelle Isole Cayman, Janelle Hopkin, proprietaria di un boutique hotel di lusso grenadino, ha condiviso la sua visione per elevare l’ospitalità caraibica e offrire esperienze indimenticabili agli ospiti.
Janelle Hopkin, Presidente e Direttore Generale di Spice Island Beach Resort a Grenada, è stata invitata a parlare dal punto di vista di un operatore su come navigare nel panorama turistico in evoluzione. Il suo piano strategico delinea metodi per creare viaggi immersivi e personalizzati per i viaggiatori del futuro.
Ispirandosi al tema della conferenza, Hopkin ha metaforicamente paragonato l’esperienza degli ospiti al sangue che trasporta elementi vitali per un corpo sano. Così come il sangue trasporta ossigeno, nutrienti e rifiuti da e verso le cellule, l’esperienza degli ospiti fornisce tutti i componenti essenziali di un soggiorno perfetto, sostenendo la vita dell’industria turistica caraibica. Allo stesso modo, ha paragonato il ruolo del cuore come la “pompa o motore” che facilita il trasporto di ossigeno e nutrienti al personale, sostenendo che “le persone sono il cuore dell’ospitalità”, indicando che le risorse umane sono il primo pilastro del suo modello.
Hopkin ha anche precisato che l’ospitalità e il turismo sono settori frenetici, e che per rimanere competitivi, è necessario investire sulle “persone”. La formazione del personale e lo sviluppo delle competenze sono fondamentali per il successo a lungo termine e dotando i membri del team delle conoscenze, degli strumenti e delle tecniche necessari, e mantenendoli aggiornati sulle tendenze del settore e sulle migliori pratiche, è possibile aumentare la produttività e fornire costantemente un servizio di alta qualità che migliori l’esperienza dei clienti, la loro soddisfazione e la crescita aziendale.
Facendo riferimento alle sue esperienze come albergatrice, ha delineato il modello che ha portato il suo resort a diventare una delle principali proprietà all-inclusive dei Caraibi offrendo soggiorni altamente personalizzati, unici, memorabili, distintivi e influenzati dalla cultura locale.
Hopkin ha inoltre definito la tecnologia come il “carburante” del settore evidenziando che la flessibilità delle nuove tecnologie e delle architetture permette agli operatori di ripensare a come sfruttare la tecnologia per innovare, fornire nuove offerte e soddisfare le esigenze degli ospiti. La tecnologia è inoltre fondamentale anche per gestire meglio le operazioni, massimizzare le prestazioni complessive, migliorare le vendite e le strategie di marketing, aumentare l’efficienza e ridurre i costi.
Come albergatrice di terza generazione Janelle Hopkin ha portato una carica giovanile alla conferenza e ottimismo per il futuro del settore precisando che se il turismo è davvero considerato il “sangue vitale dei Caraibi”, è fondamentale che più giovani albergatori come lei comprendano le nuove necessità per garantire che la regione sia pronta a soddisfare le esigenze dei viaggiatori del futuro, sempre più esigenti.
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