Silver Endeavour: la Inaugural Antarctica Cruise


A bordo della nuova Silver Endeavour, nave expedition di Silversea Cruises, nella sua crociera inaugurale in Antartide. Tutti i vantaggi della nuova formula Antarctica Bridge ed l’unicità dei servizi ultra-luxury.

Per ogni crocierista, ma anche per ogni viaggiatore in genere, l’Antartide rappresenta la meta dei sogni, l’itinerario più bello ma al tempo stesso più difficile da raggiungere. Le distanze, il tempo necessario, il temibile stretto di Drake sono solo alcuni dei disagi solitamente più evidenti.

Silversea Cruises, con l’acquisto della nuova Silver Endeavour, ha dato un notevole impulso alla sua flotta expedition, recentemente ampliata anche grazie al rinnovamento e alla riclassificazione di alcune sue unità. Proponendo la formula vincente dell’Antarctica Bridge, è oggi possibile raggiungere l’imbarco direttamente in Antartide con una serie di vantaggi di non poco conto. Più tempo a disposizione per scoprire città come Santiago e Punta Arenas, dove sono previsti pernottamenti inclusi, volare con charter senza doversi preoccupare di niente, dalla prenotazione al bagaglio. Ed infine raggiungere King George Island, nel cuore dell’Antartide, con due ore di volo anziché due giorni di navigazione in un canale dalla fama di essere uno dei più agitati al mondo.

Oltre all’entusiasmo dell’Antartide, essere a bordo della Inaugural Antarctica Cruise di una nave come la Silver Endeavour è certamente un valore aggiunto, dato dalla possibilità di scoprire per primi i servizi e la bellezza della nuova Expedition di Silversea. Raggiunta la nave, si apprezza subito la classe della compagnia, con un benvenuto di champagne in suite e le prime prelibatezze al ristorante.

Una crociera in Antartide non prevede un itinerario scritto, né un preciso programma di bordo. È il fascino della spedizione, di essere fra queste terre incantante, fuori dal mondo, e di avvicinarsi solo laddove sia reso possibile dai capricci della natura. Ma essere a bordo di Silver Endeavour, ed osservare dal proprio balcone icebergs e scogli coperti di neve è già di per sé un’emozione irripetibile.

Per mezzo di briefing serali e comunicazioni in tempo reale, si riesce ad essere sempre aggiornati sugli sbarchi a terra e sulle modalità di escursione, immedesimandosi ben presto in quel contesto di avventura e di familiarità che caratterizza l’ambiente di bordo. L’emozione del primo sbarco in Zodiac, circondati dal ghiaccio galleggiante e dal nevischio, dà il via a questa avventura, portandoci per la prima volta al cospetto di pinguini ed uccelli antartici, calpestando la neve fresca ed affidandoci alle spiegazioni dello staff.

Le escursioni si susseguono al mattino e al pomeriggio. Le temperature non sono così fredde, ma senz’altro i pranzi a bordo, coccolati nel ristorante o immersi nello spettacolare The Grill, sono un momento di gradito riposo e completo relax. Ai cosiddetti “landing”, cioè le passeggiate a terra, si offrono anche altrettanto interessanti “zodiac cruises”, grazie alle quali si circondano icebergs, ci si affaccia in piccole calette, si seguono balene, pinguini e leoni marini nel loro abile nuoto fra le gelide acque.

La nuova nave di Silversea Cruises offre delle Suite ampie dotate di ogni comfort e tutte con maggiordomo personale, una formula all-inclusive assolutamente completa a bordo, che si trasforma anche in all-inclusive di hotel, voli e transfer nel caso dell’Antartctica Bridge. Il servizio esclusivo a bordo rispetta la fama e gli standard della compagnia, che porta anche in questo luogo così lontano tutto il lusso della propria flotta. L’organizzazione legata all’imbarco in Antartide è semplicemente perfetta e permette di rilassarsi pienamente prima e dopo la crociera, senza alcun pensiero e con la sensazione di essere sempre in mani sicure e circondati da personale attento e capace.

In Antartide è difficile fare una lista degli scali visitati. Sono molti, dai nomi più affascinanti, che in larga parte ripercorrono la storia di questi luoghi dimenticati dal mondo, riportando il nome dei loro scopritori, delle loro navi, di mecenati che nel tempo hanno investito nella scoperta del continente più misterioso. Danko Island, Cuverville Island, Orne Harbour, Lemaire Channel, Petermann Island, Port Charcot, Detaille Island, Marguerite Bay, Porquoi Pas Island, Jenny Island, Neko Harbour…

Ma se si possono facilmente dimenticare i nomi, difficilmente se ne dimenticheranno i particolari, il fascino, i piccoli loro abitanti, che fossero pinguini, uccelli o pochi altri animali. Alcuni momenti ci sono rimasti davvero nel cuore: la navigazione in mezzo al ghiaccio nella Wilhelmina Bay, l’impatto con i leoni marini a Jenny Island, la sensazione di caducità e di sospensione nel tempo di Deception Island, con i resti della stazione baleniera, le barche e gli hangar.

Ma l’esperienza dell’Antartide, vissuta con estrema concitazione e concentrazione durante la crociera, si matura anche più tardi, quando ripensiamo a quel mondo bianco, lontano da tutto e da tutti. Ma al cui centro, la Silver Endeavour, rappresenta il più bel momento di riposo, di completo relax, di cucina eccellente e di servizi esclusivi, che rendono il viaggio veramente un’esperienza unica.

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Gabriele Bassi

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